Misurare, calcolare, disegnare. Il territorio reggiano nelle sue rappresentazioni cartografiche

Archivio di Stato di Reggio Emilia, corso Cairoli n. 6 - Archivio ex ospedale psichiatrico "S. Lazzaro", ISTORECO Reggio Emilia, Archivio di Stato di Reggio Emilia

3 maggio 2016, h. 9,00-13,00 2016 - Seminario di studi

Dida_2016 Locandina

Quante storie nella Storia. Settimana della didattica in archivio giunge quest’anno all’importante traguardo della sua quindicesima edizione.Nell’ottica di un primo bilancio di questi quindici anni, sembra di poter affermare che la Settimana sia andata crescendo e consolidandosi senza conoscere momenti di stanchezza o di disaffezione da parte dei suoi protagonisti: dai promotori ai partecipanti, l’adesione alla Settimana e ai suoi intenti è stata sempre appassionata, piena e consapevole.  All’equilibrio dell’iniziativa e alla sua costanza nel tempo, hanno contribuito vari fattori.

In primo luogo, corre l’obbligo di citare una delle caratteristiche intrinseche e fondanti della manifestazione, ovvero la sua capacità di mostrare la ricchezza delle iniziative didattiche svolte negli archivi del territorio regionale: iniziative che seguono tematiche e percorsi diversi e che giungono ad esiti diversi, documentando così le mille sfaccettature del lavoro svolto tra le carte da archivisti, insegnanti e studenti.Raffaele e Tobia

 In secondo luogo, alla Settimana va senz’altro riconosciuta la capacità di richiamare l’attenzione sul paziente lavoro di lettura, analisi, selezione e contestualizzazione delle fonti che sta alla base di ogni ricerca svolta in archivio e, dunque, di porre in primo piano ciò che di norma è ben poco visibile: la ricchezza stessa del nostro patrimonio archivistico, la sua varietà, le sue ampie e talvolta inesplorate potenzialità per la ricerca storica.

 Dal canto loro, gli enti promotori hanno sempre posto particolare attenzione all’organizzazione del seminario che annualmente accompagna Quante storie nella Storia, cercando di porre in primo piano eventi, ricorrenze e temi di particolare attualità, sia attraverso un inquadramento storico scientifico, sia dando voce a singole realtà che già avevano sviluppato esperienze didattiche su quel particolare argomento. Il periodo tra le due guerre, la Grande Guerra, l’alimentazione e l’ambiente, e da ultimo nella presente edizione, i fenomeni migratori, sono alcuni dei temi proposti con l’intento di offrire ai partecipanti nuovi punti di partenza per percorsi didattici, laboratori, mostre ed altre iniziative di divulgazione o approfondimento rivolte alle scuole o a gruppi di adulti.

 I tre cardini sui quali poggiano la continuità e la longevità della Settimana della didattica in archivio si richiamano a vicenda, rimandando l’uno all’altro, in una sorta di circolo virtuoso: ricchezza di iniziative, capacità di interrogare un ampio ventaglio di fonti, spunti nuovi o comunque originali per indagarle da angolature nuove o differenti dal passato.

Titolo seminrio

Introduzione ai lavori

Giampiero Romanzi, Soprintendenza archivistica dell'Emilia Romagna-Archivio di Stato di Bologna

 

Interventi

Moderatore Giampietro Romanzi


L'archivio e la ricerca storica

Luciana Bonilauri

La relazione si focalizzerà sui diversi tipi di inventari, su indici, schedari, elenchi di versamento e insomma tutti quei mezzi di corredo che rendono effettivamente possibile la ricerca storica attraverso il reperimento materiale della documentazione esistente; senza questi elaborati non si saprebbe neppure cosa conservano in concreto gli archivi.


Anno Domini 1702: il San Lazzaro nel cabreo Zambelli

Chiara Bombardieri

L’intervento descrive un documento di grande interesse conservato presso l’Archivio dell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro, un cabreo realizzato nel 1702 quando il San Lazzaro era un ospizio di mendicità, retto da un’opera pia. Questo cabreo non a caso è da sempre il punto di partenza per le attività di didattica con gli studenti, perché consente di approfondire diverse tematiche, dalla struttura del paesaggio all’organizzazione dell’opera pia, fino al valore estetico e simbolico.

I Sentieri partigiani: percorsi di memoria della Resistenza sul territorio provinciale

Michele Bellelli

Dal 1992 Istoreco organizza i Sentieri partigiani: percorsi sull'Appennino reggiano alla scoperta dei luoghi che hanno visto nascere e organizzarsi la Resistenza negli anni 1943-45. Gli itinerari sono stati ricostruiti sulla base di testimonianze, fotografie e documenti. Rifugi, battaglie, rastrellamenti e deportazioni sono pubblicati in una guida e in un sito web che aiutano turisti e studiosi a conoscere le nostre montagne e a ricordare gli eventi della seconda guerra mondiale a Reggio Emilia.

Il bello della geometria. Uno sguardo particolare sulla cartografia reggiana

Paola Meschini

Con un excursus attraverso mappe, piante, cabrei conservati nell'Istituto, si vogliono mettere in risalto alcune caratteristiche della rappresentazione cartografica progressivamente perdutesi già all'inizio del sec. XIX. Il riferimento è soprattutto alla raffigurazione dei diversi tipi di piante coltivate e alla varietà tipologica degli edifici, delle case e di costruzioni di ogni genere; oltre a questi elementi tecnici, si darà risalto anche agli aspetti artistici nel senso più pieno del termine, quali disegni e acquerelli di piante, animali, esseri fantastici, strumenti del mestiere ...


Interventi e presentazioni di altri archivi

Domande e conclusioni

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